Lunedì, 6 Ottobre , 2025 |
Aumento dell’età pensionabile, salvo chi ha almeno 64 anni |
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M.Sen. - Corriere della Sera - pag.
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Il rinvio di tre mesi dell’età pensionabile è tra i temi più caldi e più spinosi che il Governo è chiamato ad affrontare. Secondo la riforma Fornero l’età pensionabile va adeguata alle speranze di vita, altrimenti i conti non tornano. E a certificare l’aumento della vita media è l’Istat: nel 2024 la speranza di vita media di un sessanticinquenne è salita a 21,6 anni, il valore più alto dal 2019. E l’età pensionabile, per riequilibrare, dovrebbe salire di tre mesi. La Lega ha detto no. Ma servirebbero 3 miliardi di euro l’anno. In più, senza l’adeguamento dell’età della pensione alle speranze di vita, i contributi accantonati da ciascun lavoratore garantirebbero per un periodo più lungo e applicati i coefficienti di rivalutazione, assegni pensionistici sensibilmente più bassi. Allo studio tutte le ipotesi che possano evitare lo scalino a più persone senza scassare i conti. Una di queste prevede la ‘grazia’ di 3 mesi solo per chi andando in pensione dal 2027 avesse già 64 anni d’età.
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Nuovo delitto contro l’uso illecito di video e contenuti generati con l’Ai |
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Guido Camera - Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. - pag.
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Il prossimo 10 ottobre entrano in vigore i nuovi reati previsti dalla legge n. 132/2025. Si tratta dei reati che sanzionano la diffusione illecita di contenuti generati con l’Intelligenza artificiale e il plagio di materiali online, oltre alle aggravanti che colpiscono chi commette illeciti con i sistemi di Ai. Il nuovo reato di deepfake, introdotto nell’art. 612-quater del Codice penale, punisce con la reclusione da 1 a 5 anni ‘chiunque cagiona un danno ingiusto a una persona, cedendo, pubblicando o altrimenti diffondendo, senza il suo consenso, immagini, video o voci falsificati o alterati mediante l’impiego di sistemi di intelligenza artificiale e idonei a indurre in inganno sulla loro genuinità’. Il delitto è punibile a querela di parte, ma si procede d’ufficio se il fatto è connesso con altro delitto procedibile d’ufficio o se è commesso nei confronti di incapace, per età o infermità, o di una pubblica autorità a causa delle funzioni esercitate.
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Condominio parziale e super, assemblee ridotte per le delibere |
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Barbara Gambini - Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. - pag.
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Condominio parziale e supercondominio sono due realtà condominiali diverse tra loro ma con alcuni punti in comune. Il primo si verifica quando un bene risulta destinato al servizio o al godimento, in modo esclusivo, solo di una parte dell’edificio in condominio. E’ disciplinato dall’art. 1123, comma 3, del Codice civile. Il condominio parziale ha rilevanza solo interna, ovvero attiene solo ai rapporti tra i singoli condomini. Il supercondominio è disciplinato, invece, dall’art. 1117-bis del Codice civile e si ravvisa in tutti i casi in cui più unità immobiliari o più edifici ovvero più condominii di unità immobiliari o di edifici hanno parti in comune. In merito al funzionamento del supercondominio occorre distinguere se i partecipanti siano complessivamente più di 60 o meno. Nel caso di supercondominio le tabelle millesimali sono due: quella relativa ai millesimi supercondominiali per ripartire la spesa tra gli edifici che costituiscono il complesso e quelle interne a ogni edificio.
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Aiuti e taglio dei contributi per chi si mette in proprio |
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Barbara Garbelli - Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. - pag.
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Agevolazioni per l’autoimpiego. Dal 15 ottobre sarà possibile presentare la domanda per ottenere gli aiuti del decreto Coesione. Si tratta di misure che intendono incentivare l’avvio di nuove attività professionali e imprenditoriali. Il decreto definisce i criteri e le modalità operative per in nuovi incentivi Autoimpiego e Resto al Sud 2.0: l’obiettivo è quello di sostenere l’inclusione attiva dei giovani under 35 inoccupati, inattivi o disoccupati, inclusi i beneficiari del programma Gol e coloro che vivono in condizioni di marginalità sociale. Le misure si rivolgono ai giovani under 35 che abbiano almeno uno dei seguenti requisiti: condizione di vulnerabilità o discriminazione, stato di inoccupazione o inattività, disoccupazione connessa al progaramma Gol. Le iniziative finanziabili sono: attività di lavoro autonomo con apertura della partita Iva; imprese individuali o società iscritte al Registro delle imprese; attività libero-professionali, anche in forma di società tra professionisti.
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Avviare un’attività autonoma non elimina l’assegno di inclusione |
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Barbara Garbelli - Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. - pag.
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L’assegno di inclusione (Adi) e la Naspi anticipata costituiscono due misure con le quali la politica del lavoro degli ultimi anni ha messo l’autoimprenditorialità al centro delle strategie di inclusione attiva. L’Adi consente di mantenere il beneficio se i redditi da lavoro autonomo non superano 3 mila euro annui, con obblighi di comunicazione all’Inps e due mesi di sostegno invariato. Chi avvia un’attività entro 12 mesi riceve anche un bonus una tantum fino a 3 mila euro. La Naspi anticipata permette di ricevere in un’unica soluzione l’indennità residua per avviare attività autonome o d’impresa, da restituire solo se si trova lavoro subordinato prima della scadenza. Insieme, le due misure creano un sistema integrato che sostiene economicamente e amministrativamente chi sceglie il lavoro autonomo, favorendo inclusione e sviluppo.
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Imprese, inquinare costa caro |
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Dario Ferrara - Italia Oggi - pag.
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Lo scorso 1°ottobre è stata approvata definitivamente la legge Terra dei fuochi che ha convertito il Dl n. 116/2025. La legge introduce nuove fattispecie criminose e circostanze aggravanti, oltre che misure interdittive: revoca di autorizzazioni, divieto di contrattare con la PA e stop alle attività produttive. Prevista anche la chiusura definitiva dell’impresa se risulta usata stabilmente per compiere gravi delitti contro l’ecosistema. Tra i nuovi reati spicca l’abbandono di rifiuti non pericolosi in casi particolari, con sanzioni più dure rispetto ai casi ordinari, mentre come aggravante inedita arriva l’aumento di pena previsto per la gestione illecita nell’ambito dell’attività d’impresa. Per i titolari di imprese e responsabili di enti arriva una nuova contravvenzione, punita con l’arresto da 6 mesi a 2 anni o con l’ammenda da 3 mila euro a 27 mila euro per l’abbandono o il deposito incontrollato di rifiuti.
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IA, datori di lavoro all’appello |
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Daniele Cirioli - Italia Oggi - pag.
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Il datore di lavoro e il committente sono tenuti ad informare i lavoratori sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella gestione del rapporto di lavoro. L’obbligo, che interessa sia il settore del lavoro privato che pubblico, ricorre se e quando l’IA venga applicata per ottenere indicazioni rilevanti ai fini dell’assunzione o del conferimento dell’incarico di lavoro, della gestione o cessazione del rapporto di lavoro, dell’assegnazione di compiti o di mansioni, nonché per la sorveglianza, la valutazione, le prestazioni e l’adempimento delle obbligazioni contrattuali dei lavoratori. A stabilirlo è la legge n. 132/2025 in vigore dal 10 ottobre. Per i rapporti instaurati a partire da tale data, l’obbligo deve essere osservato all’assunzione o conferimento dell’incarico, comunque prima dell’inizio dell’attività lavorativa. Se l’IA non ancora è utilizzata, l’obbligo andrà osservato almeno 24 ore prima dell’introduzione dell’IA nella gestione del rapporto di lavoro.
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Studi, lettere d’incarico da rifare |
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Daniele Cirioli - Italia Oggi - pag.
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Dal 10 ottobre i professionisti, anche quelli privi di un Ordine, devono fornire ai propri clienti un’informativa sull’utilizzo, eventuale, di sistemi d’intelligenza artificiale. L’informazione va indirizzata al destinatario della prestazione intellettuale e deve essere resa con un linguaggio chiaro, semplice ed esaustivo, al fine di assicurare il rapporto fiduciario tra professionista e cliente. A stabilirlo la legge n. 132/2025, in vigore dal 10 ottobre, contenente le norme e deleghe al Governo in materia di intelligenza artificiale. L’art. 13 dispone che i sistemi di IA possono essere utilizzati unicamente per ‘attività strumentali e di supporto’ a una professione intellettuale. Il che significa che, in ogni prestazione di natura intellettuale, l’apporto dell’IA deve rimanere accessorio e ausiliare, a favore dell’opera intellettuale del professionista che conserva, invece, il ruolo ‘prevalente’ e di ‘responsabilità’.
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Cresce il ricorso agli arbitrati |
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Roberto Miliacca - Italia Oggi - Affari legali - pag.
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La riforma Cartabia ha rilanciato in Italia l’arbitrato come soluzione preferenziale e veloce in presenza di controversie civili e commerciali, anche internazionali. Gli ultimi dati della Camera Arbitrale di Milano del 2024 registrano un boom: 135 nuove domande, per un valore superiore a 1,36 miliardi di euro, con una crescita quinquennale del 32%. A rendere più appetibile il concordato è stata l’introduzione nell’art. 818 c.p.c. dei poteri cautelari agli arbitri, che rafforzano l’imparzialità e l’esecutività dei lodi stranieri, allineando l’Italia agli standard internazionali. Secondo gli avvocati sentiti da Affari Legali, nonostante permangano alcune incertezze e criticità interpretative sui poteri cautelari degli arbitri, la riforma starebbe comunque funzionando. (Ved. anche: ‘Arbitrato, la Riforma Cartabia ha rilanciato lo strumento’ - pag. 2 stesso inserto e testata)
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Messa a nuovo per 190 carceri |
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Teresa Olivieri - Italia Oggi - Affari legali - pag.
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A fine mese scade il termine per la presentazione delle offerte relative alla nuova gara di appalto per l’edilizia penitenziaria. A disposizione ci sono oltre 28,5 milioni di euro. L’appalto riguarda interventi di manutenzione straordinaria in 190 istituti penitenziari su tutto il territorio nazionale. La gara, suddivisa in 11 lotti geografici, prevede l’affidamento di servizi tecnici e lavori finalizzati al ripristino delle camere attualmente inagibili, oltre a interventi resi necessari dal degrado strutturale o da atti vandalici. Prevista la realizzazione di 10 mila nuovi posti detentivi. Tra settembre e dicembre 2025 verranno consegnati 506 posti, ai quali seguiranno 5.739 posti nel 2026 e 4.074 nel 2027, per un totale di 10.319 posti in tre anni.
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Pena sostitutiva senza indugi |
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Ilaria Li Vigni - Italia Oggi - Affari legali - pag.
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La Sesta sezione penale della Corte di cassazione, con la sentenza n. 25199, emessa il 4 aprile 2025 e depositata lo scorso 9 luglio, ha affermato che in materia di pene sostitutive di pene detentive beni, affinché il giudice di appello possa pronunciarsi sulla loro applicabilità, come previsto dalla riforma Cartabia, è necessaria, anche in caso di appello proposto dal Pm, avverso sentenza assolutoria, richiesta specifica dell’imputato, non necessariamente formulata con l’atto di impugnazione o con la presentazione di motivi nuovi ex art. 585 comma 4 c.p.p. ma che deve intervenire, al più tardi, nel corso dell’udienza di discussione del gravame. L’omessa formulazione di istanza di sostituzione della pena detentiva, nel giudizio di appello, comporta l’inammissibilità del relativo motivo di ricorso per cassazione.
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Avvocato sospeso anche per fatti ormai risalenti |
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Andrea Magagnoli - Italia Oggi - Affari legali - pag.
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Il Consiglio nazionale forense, con la sentenza n. 88 depositata lo scorso 28 marzo, ha sostenuto che lo strepitus fori che consente la sospensione in via cautelare dall’esercizio della professione forense è possibile anche per fatti molti risalenti nel tempo. Il caso analizzato trae origine dall’irrogazione da parte del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Catanzaro della misura della sospensione cautelare dall’esercizio della professione forense per un periodo di sei mesi a carico di un avvocato. Il provvedimento traeva origine dall’applicazione di una misura cautelare detentiva emessa nei confronti dell’incolpato durante un procedimento penale. L’avvocato ricorreva contro la misura cautelare. Per l’organo di rappresentanza dell’avvocatura il decorso di un rilevante lasso temporale tra i fatti e l’applicazione della misura cautelare non determina in modo automatico il venir meno dello strepitus fori.
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