| Lunedì, 24 Novembre , 2025 |
| Il caregiver diventerà un lavoro: sblocco per il riconoscimento |
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| Serena Uccello - Il Sole 24 Ore - pag.
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La ministra per la disabilità, Alessandra Locatelli, ha annunciato un disegno di legge ad hoc per il riconoscimento della figura dei ‘caregiver’. Ad oggi, infatti, non esiste una legge nazionale che riconosca e tuteli il ruolo dei caregiver. Dodici Regioni, invece, si sono attivate per normare questa figura. L’articolo 53 della manovra 2026 prevede risorse pari a 1,15 milioni per il 2026 e a 207 milioni dal 2027, per finanziare iniziative legislative a sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare. Risorse da subito bollate come esigue da Carer e Cittadinanzattiva. Dopo il varo della legge di Bilancio, a gennaio, sarà presentato in Consiglio dei ministri un disegno di legge che fissa la definizione di caregiver familiare e introduce un sistema di tutele differenziate. Sarà fino a 1.200 euro l’importo trimestrale riconosciuto al caregiver con una soglia Isee pari a 15 mila euro, che non lavora o, qualora lo faccia, non guadagni più di 3 mila euro lordi annui.
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| Occupati nella cultura, ancora pochi giovani e record di autonomi |
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| Nicola Barone - Il Sole 24 Ore - pag.
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I dati dell’ultimo rapporto di Federculture evidenziano che nel settore cultura l’Italia è prima in Europa per presenza di lavoratori autonomi ma si colloca nelle retrovie per la presenza di giovani. I nuovi ingressi nel comparto vedono in prevalenza più donne e laureati. L’incremento dell’impiego nel settore, registrato tra il 2019 e il 2024, ha riguardato esclusivamente le lavoratrici, in decisa controtendenza rispetto alla componente maschile. Questo andamento si discosta da quello osservato per l’occupazione complessiva, dove l’espansione ha interessato entrambi i generi. La riattivazione dei posti di lavoro culturali è stata trainata principalmente dalle persone con più di 50 anni, anche in conseguenza del progressivo invecchiamento della popolazione in età lavorativa. Ma ha interessato soltanto i soggetti in possesso di una laurea, osserva l’Istat.
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| Marchi famosi, la tutela rafforzata scatta se c’è un legame fra i prodotti |
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| Gianluca De Cristofaro, Matteo Di Lernia - Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. - pag.
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Il Tribunale dell’Unione europea (caso T-425/24, del 10 settembre 2025) ha chiarito che la notorietà del marchio anteriore non è sufficiente, da sola, a generare automaticamente un collegamento nella mente dei consumatori con un marchio successivo usato per prodotti del tutto diversi. La tutela extramerceologica dei marchi rinomati prescinde dall’affinità dei prodotti ma richiede comunque la prova di un ‘nesso’ che induca un trasferimento di reputazione dal marchio famoso a quello posteriore. Non è decisiva, anche se rilevante, la semplice esistenza di trend di mercato. Nel caso Zara vs. Pasta Zara, la società non ha dimostrato che tale tendenza fosse rilevante nel 2008, né che Zara Home potesse avvalorare un agganciamento nel settore alimentare. Pur essendo Zara molto nota nell’abbigliamento, ciò non porta automaticamente i consumatori a collegarla a prodotti alimentari, venduti in canali distinti e privi di complementarità con la moda.
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| Fringe benefit e welfare: valori all’esame di fine anno |
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| Barbara Garbelli - Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. - pag.
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Fringe benefit e welfare. A fine anno, in qualità di sostituto d’imposta, il datore di lavoro è tenuto a fare una ricognizione dei valori erogati durante l’anno, integrando anche eventuali benefit inclusi in programmi di welfare collettivo, se riconducibili alle previsioni dell’art. 51, comma 3 del Tuir, per verificare il rispetto delle soglie di non imponibilità previste per quest’anno. In caso di superamento di questi limiti, infatti, l’intero importo dei benefit dovrà essere assoggettato a tassazione e contribuzione, con riflessi immediati in busta paga e nei flussi Uniemens. Il rischio di errori o omissioni è tutt’altro che teorico: la pluralità di strumenti utilizzati dalle imprese impone un approccio di verifica integrata e un accurato tracciamenti dei dati, preferibilmente tramite piattaforme di gestione dedicate.
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| Sinistri, più verifiche sui risarcimenti per i danni subiti dai terzi trasportati |
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| Maurizio Hazan, Enrico Vittorio Piccolo - Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. - pag.
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Consap, in collaborazione con Ania e Ivass, ha elaborato le Linee guida per le richieste di risarcimento dei terzi trasportati quando è previsto l’intervento del Fondo di garanzia delle vittime della strada. Queste Linee guida diventeranno operative a partire dal prossimo 1°dicembre. Nel dettaglio, si occupano della gestione delle richieste risarcitorie dei terzi trasportati su veicoli assicurati che abbiano riportato danni a seguito di sinistri in cui sono coinvolti veicoli non coperti da Rc auto o non identificati. Il tema riguarda le procedure di liquidazione promosse da terzi trasportati in base all’art. 141 del Codice delle assicurazioni private, norma che la Cassazione a Sezioni unite ha ritenuto applicabile anche a queste casistiche.
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| La fedina penale dell’imputato preclude le pene sostitutive |
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| Fabio Fiorentin - Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. - pag.
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La Corte di cassazione, con una sentenza del 7 novembre 2025, ha deciso che i ‘fondati motivi’ che non consentono la sostituzione della pena possono anche riferirsi ai soli precedenti penali dell’imputato, purché il giudice dia specifica, puntuale e concreta motivazione della loro rilevanza. I giudici del Palazzaccio hanno anche precisato che il giudice deve operare un bilanciamento tra le istanze volte a privilegiare forme sanzionatorie con finalità rieducativa e l’obiettivo di assicurare l’effettività della pena, il contenimento del rischio di recidiva e l’adempimento delle prescrizioni imposte. Con questa motivazione la Suprema corte ha dichiarato inammissibile il ricorso contro la decisione di merito che aveva respinto la richiesta di sostituire la pena con una delle pene sostitutive dell’art. 20 bis c.p..
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| Verifica dell’età in due passaggi |
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| Antonio Ciccia Messina - Italia Oggi - pag.
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Con la delibera n. 96/25/Cons l’Agcom ha approvato il sistema di controllo dell’età per la navigazione su determinati servizi digitali. Il meccanismo concerne l’accesso ai siti pornografici, ma fa da apripista anche per altre evenienze: per esempio l’accesso ai social o a piattaforme o per l’uso da parte di minori d’età a sistemi di intelligenza artificiale. La procedura dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni è operativa dallo scorso 12 novembre, data a partire dalla quale è partito l’obbligo di verifica della maggiore età di chi vuole accedere a siti e piattaforme che diffondono contenuti pornografici. Il meccanismo intende da un lato, impedire ai minori di età l’accesso a contenuti impropri e, dall’altro, tutelare la privacy di chi, avendo l’età adulta, naviga in Rete.
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| Il vicino rumoroso paga il danni |
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| Dario Ferrara - Italia Oggi - pag.
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Il diritto al riposo è fondamentale, non serve la prova di lesione fisica. La Corte di cassazione, nell’ordinanza n. 29784 dello scorso 11 novembre ha detto che scatta il risarcimento del danno non patrimoniale in favore, ad esempio, di coloro che non riescono a dormire a causa dei cani che abbaiano notte e giorno. Il tutto anche se i danneggiati non riportano una vera e propria lesione alla salute documentata dai medici: l’equilibrio psico-fisico dei residenti, infatti, risulta compromesso dalla lesione al diritto al riposo e alla vivibilità della casa e le abitudini della vita quotidiana costituiscono valore protetti dalla Costituzione e dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Pesano sulla decisione le perizie fonometriche e le testimonianze di persone che frequentano la casa.
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| Spazio, un’avventura da 7,5 miliardi |
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| Roberto Miliacca - Italia Oggi - Affari legali - pag.
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L’Italia è il primo paese europeo ad aver approvato una legge quadro sullo Spazio e sulla Space economy, la legge n. 89 del 13 giugno 2025 che ha l’obiettivo di promuovere gli investimenti privati nel settore, favorendo l’accesso degli operatori privati e introducendo una disciplina di favore per le piccole e medie imprese e le start-up e creando un Fondo pluriennale a sostegno di queste aziende ai programmi pubblici. Il Governo ha deciso di destinare allo Spazio 7,5 miliardi di euro. Risorse nazionali e Pnrr che si traducono in ‘catene del valore più solide, in una filiera industriale più competitiva, in servizi migliori per i cittadini’, ha detto la premier Meloni. Alcuni dei maggiori studi legali italiani hanno deciso di attivare delle practice dedicate, con un approccio multidisciplinare al tema. Anche perché nella legge ci sono molti aspetti che hanno bisogno di esperti per poter avere attuazione, specie tra le aziende. La complessità del settore, la sua natura interdisciplinare e il contesto internazionale rendono fondamentale l’assistenza di professionisti specializzati. (Ved. anche: ‘Spazio, gli studi scommettono sulla space economy italiana’ - pag. 2 stesso inserto e testata)
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| Difensore di rigore |
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| Marco Pauletti - Italia Oggi - Affari legali - pag.
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La Corte di cassazione, con la sentenza n. 35849 dello scorso 3 novembre, si pronuncia sull’informazione di garanzia. Una volta notificata l’informazione di garanzia, l’ente può partecipare correttamente al procedimento solo previa formale costituzione, attraverso il proprio difensore di fiducia. Si tratta di un adempimento centrale, che consente allo stesso di rendersi partecipe attivo del processo. É inammissibile il riesame proposto dal difensore d’ufficio senza procura speciale, perché l’ente non è validamente rappresentato. La società riteneva di essere terzo estraneo e quindi assistibile d’ufficio ma i giudici di legittimità lo hanno escluso. La norma equipara l’ente all’imputato, con analoghe garanzie, salvo la necessaria rappresentazione tramite persona fisica. Solo per atti urgenti è possibile l’intervento del difensore senza previa costituzione.
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| Accesso civico con moderazione |
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| Paolo Cirasa - Italia Oggi - Affari legali - pag.
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Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 7973 dello scorso 10 ottobre, ha affermato che è legittimo il diniego di accesso civico generalizzato che risulti manifestamente oneroso o sproporzionato e cioè tale da comportare un carico irragionevole di lavoro, idoneo a interferire con il buon andamento della PA. Come nel caso di richiesta massiva contenente un numero elevato di dati o documenti ovvero di richieste massive plurime, pervenute in un arco temporale limitato da parte dello stesso soggetto o da soggetti comunque riconducibili a un unico centro di interesse. Dunque, i giudici di Palazzo Spada ritengono legittimo il diniego se la richiesta carica di lavoro gli uffici.
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| Dlgs 231, non si possono ‘scambiare’ soggetti apicali con subordinati |
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| Sandro Guerra - Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. - pag.
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La Corte di cassazione, con la sentenza n. 30602 del 12 settembre 2025, ha stabilito che la sentenza che accerta la responsabilità dell’ente per uno degli illeciti previsti dal Dlgs n. 231 deve rispettare il principio di correlazione tra la contestazione e il criterio soggettivo di imputazione. I giudici di legittimità hanno annullato con rinvio una decisione di appello che aveva riconosciuto la responsabilità dell’ente, ritenendo che il reato presupposto fosse stato commesso da soggetti apicali e non, come invece contestato dal Pm e ritenuto dal primo giudice. La Corte ha rilevato il ‘mutamento della contestazione e del criterio soggettivo di imputazione dell’illecito’, ricordando come la distinzione tra soggetti apicali e subordinati determini effetti concreti a causa del diverso sistema probatorio previsto dal Dlgs 231.
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